La International Society for Sport Traumatology of the Hand (ISSPORTH) rappresenta un punto di riferimento fondamentale per chi cerca di proteggere e preservare la salute di mani e polsi nell’ambito sportivo. Molti atleti si concentrano su ginocchia e caviglie, trascurando l’essenziale funzione dell’arto superiore. Ignorare una lesione alla mano o al polso compromette la performance, e a volte conduce a un ritiro precoce dall’attività agonistica. La missione di ISSPORTH punta a superare questa mancanza di consapevolezza, offrendo istruzione a sportivi, allenatori e medici.
La mano, archetipicamente identificata come strumento di creazione e di competizione, consente al tennista di impugnare la racchetta e al ginnasta di afferrare la sbarra. Soccorrere questo prezioso “guerriero” significa assicurare la sopravvivenza dell’intera squadra, intesa come insieme di atleti, fisioterapisti, preparatori atletici e medici. Osservare il polso gonfiarsi dopo un atterraggio errato o un colpo mal calcolato evoca il pericolo imminente di un infortunio ignorato. In situazioni poco familiari, quali i legamenti del carpo lesionati, risulta fondamentale offrire immagini chiare e concrete, come il paragone con una corda rotta che non tiene più insieme gli elementi di una struttura.
ISSPORTH, in qualità di organizzazione senza scopo di lucro, persegue alcuni obiettivi precisi. Promuove l’interscambio di conoscenze tra i suoi membri, incoraggia la pubblicazione e la discussione scientifica mediante congressi specializzati e sostiene progetti di collaborazione internazionale. Agevola inoltre lo studio e la ricerca multidisciplinare, coinvolgendo specialisti in chirurgia della mano, ortopedisti, medici dello sport e terapisti della mano. Questa rete, capace di unire diverse figure professionali, facilita la circolazione di informazioni che spesso restano confinate in singole nazioni o ristretti ambiti accademici.
L’organizzazione mira anche a rafforzare la cooperazione tra medici e professionisti interessati alla biomeccanica dell’arto superiore. Tale interazione genera protocolli terapeutici più completi, basati su dati di evidenza clinica. I medici specializzati nella mano conoscono l’importanza di movimenti controllati, di fasciature specifiche e di esercizi mirati, che accelerano il recupero dell’atleta senza comprometterne la performance futura. Questo approccio pratico riflette la preferenza per i fatti rispetto ai semplici commenti, perché una diagnosi corretta e un trattamento tempestivo garantiscono risultati concreti.
Un ritardo nella diagnosi implica spesso deficit irreversibili. Una piccola lesione al legamento dello scafoide, per esempio, non desta preoccupazione in un soggetto sedentario ma può portare un tennista professionista a una conclusione imprevista di carriera. Riconoscere in tempo l’infortunio, agendo subito con visite specialistiche e trattamenti specifici, impedisce che i sintomi peggiorino. Ogni atleta, come un eroe che affronta prove cicliche, deve custodire l’integrità del proprio corpo per proseguire la missione sportiva.
ISSPORTH collabora attivamente con enti medici internazionali, fornendo credibilità e supporto scientifico alle proprie iniziative. Tra le fonti autorevoli nel campo della chirurgia della mano, la American Society for Surgery of the Hand (https://www.assh.org) offre linee guida aggiornate. Anche la International Federation of Societies for Surgery of the Hand (https://ifssh.info) contribuisce con studi e ricerche di rilievo mondiale. Numerose informazioni utili su prevenzione e trattamento degli infortuni sportivi sono reperibili attraverso la National Institute of Arthritis and Musculoskeletal and Skin Diseases (https://www.niams.nih.gov/health-topics/sports-injuries). Consigli e protocolli elaborati da queste istituzioni forniscono un quadro pratico di intervento, che ISSPORTH integra nelle proprie linee guida.
Lo scambio di conoscenze avviene anche mediante seminari, workshop e pubblicazioni scientifiche. Gli specialisti ISSPORTH illustrano l’anatomia, spiegano come e perché una determinata struttura si lesiona e suggeriscono esercizi di prevenzione. Alcuni di questi esercizi includono l’uso di elastici per rinforzare la presa o movimenti di mobilizzazione articolare per preservare la stabilità del polso. Durante gli eventi organizzati dalla Società, i partecipanti acquisiscono competenze pratiche che permettono di riconoscere i segnali premonitori di una rottura o di una sublussazione, agendo con tempestività.
La prevenzione rappresenta un pilastro essenziale. Esercizi di riscaldamento calibrati sulla disciplina sportiva riducono drasticamente il rischio di infortuni. Chi pratica pallavolo, per esempio, deve abbinare allenamenti specifici per i muscoli dell’avambraccio a esercizi di propriocezione della mano. Questi interventi attivi, privilegiando il linguaggio dell’azione, consentono di agire prima che una lesione metta in crisi la carriera di un giovane talento. ISSPORTH insiste su questo punto, perché ogni specialista che ruota intorno all’atleta – dal medico al fisioterapista – incarna un tassello fondamentale in un panorama di cura multidisciplinare.
La comunicazione tra l’atleta e il suo team medico deve essere chiara ed efficace. Quando un giovane calciatore avverte dolore al polso dopo una caduta, deve riferirlo quanto prima. L’interpretazione corretta dei sintomi e la decisione immediata di consultare un chirurgo della mano evitano peggioramenti inutili e la comparsa di complicanze a lungo termine. ISSPORTH, sostenendo questo metodo di prevenzione e informazione, crea ponti tra chi gioca e chi cura, innalzando gli standard di assistenza medica nello sport.
In Italia, e in molti altri Paesi, la cura della mano in ambito sportivo necessita ancora di maggiore attenzione. Le persone ferite si rivolgono spesso tardi allo specialista, forse perché immaginano che la mano possa guarire da sola o perché si concentra l’attenzione mediatica su infortuni più vistosi. ISSPORTH cerca di invertire questa tendenza, diffondendo la consapevolezza che mani e polsi rappresentano uno dei principali pilastri della performance atletica.
Le opportunità di approfondimento e di networking si estendono oltre i confini nazionali, consolidando la missione di ISSPORTH come ponte culturale e professionale. Gli iscritti, provenienti da diverse parti del mondo, condividono strategie che spaziano dalla chirurgia mininvasiva alla riabilitazione funzionale. Chi desidera maggiori informazioni su programmi e incontri scientifici può consultare il sito ufficiale della Società, dove è possibile visionare pubblicazioni, linee guida e aggiornamenti su convegni futuri.
In definitiva, ISSPORTH si impegna a diffondere conoscenze pratiche che salvaguardino la funzionalità della mano e del polso negli sportivi. Promuove la completa condivisione del sapere, appoggia la ricerca globale e sostiene la cooperazione tra i diversi protagonisti della medicina sportiva. Ogni gesto atletico di successo, da un canestro perfetto a una coreografia impeccabile, dipende anche dalla condizione sana e reattiva di mani e polsi. Proteggerli è un dovere che non può essere trascurato, e ISSPORTH rappresenta la guida esperta su questo percorso di prevenzione, diagnosi tempestiva e cura adeguata.

Isacco è uno dei pionieri che ha svolto un ruolo importante nella creazione di questa risorsa web. È un giornalista professionista e l’argomento della salute è il suo preferito.